Via Manzoni 31 è diventato un indirizzo leggendario a Milano da un paio di decenni. Qui sorge infatti l’Head Quarter commerciale dell’Impero Armani. Un impero costituito da diversi feudi: l’hotel 5 stelle extra-lusso (ça va sans dire), la boutique con le ultime collezioni, il ristorante Nobu, tempio sacro del sushi high profile, l’Armani café, salotto del jet-set milanese, il negozio di fiori e la cioccolateria. In un crogiuolo del lusso così magistralmente concepito dal grande sarto piacentino non poteva certo mancare una libreria, non una qualsiasi, Armani/Libri ovviamente.
E così, dopo un intenso viaggio a Colonia dall’amico editore Walther Koënig, rimasto piacevolmente colpito dalla libreria di quest’ultimo, il grande couturier ha deciso di aprirne una tutta sua, proprio nel fulcro dell’universo Armani, in via Manzoni 31. Armani/Libri è la libreria che immagini di poter trovare nella biblioteca privata di Re Giorgio. Ambiente minimalista ma ben curato, intimo e moderno, questo bookstore rappresenta il gotha della letteratura fashion e del design.
Un posto in cui si entra quasi in punta di piedi, accolti da un sottofondo musicale rilassato e da pareti infinite di libri cult del settore. In mezzo, un grande tavolo su cui sono appoggiati enormi libri fotografici raffiguranti le icone di stile di sempre. Ma non fatevi ingannare dall’aura snob di Palazzo Armani. Qui si possono trovare libri e stampe per tutte le tasche. Dai tascabili della moda a 5€, nell’angolo delle offerte, fino a edizioni limitate quotate a più di mille euro. Certo, i maggiori fruitori sono studenti di moda e professionisti del fashion e del design, ma non è detto che non si trovino letture adatte anche a chi non mastica pane e couture tutti i giorni.
Da Armani/Libri si va anche solo per farsi ispirare sfogliando gli album fotografici con le dive del passato in abiti haute couture, o per conoscere le ultime tendenze del design d’arredo, altra grande passione dello stilista. Questo bookstore non è solo sinonimo di fashion e design. Particolarmente preziosa e d’impatto è la sua ampia collezione di libri di arte, in special modo quella contemporanea, un settore in cui Walther Koënig domina l’editoria europea.
L’atmosfera è discreta e sofisticata. Ci si sente liberi di passare da uno scaffale a un altro, affondando il naso nei libri di Herb Ritts o di Miles Redd e perdendosi sognanti nell’allure tipica della maison italiana. Il tempo qui sembra rimanere sospeso, si entra senza mai sapere a che ora si uscirà, ma quasi sempre con la certezza che non si oltrepasserà la porta a mani vuote.