Lo IED compie cinquant’anni e li celebra con la mostra internazionale “La Luna è una Lampadina. 50 anni IED”. Cinquant’anni portati benissimo, cinquant’anni di successi e di crescita. Quando nacque, nel lontano 1966, fondato dal suo attuale presidente Francesco Morelli, lo IED voleva essere un’alternativa al mondo cattedratico delle scuole, un luogo dove il design doveva essere protagonista: declinato in tutte le sue varianti, sempre applicato alle attività pratiche e soprattutto allargato e arricchito nel segno di un’apertura al presente. “Il sapere e il saper fare devono crescere insieme”, dice il presidente Morelli.
In questi cinquant’anni sono successe tante cose. La cultura si è rinnovata, il mondo è cambiato, il design si è evoluto. Lo IED è sempre rimasto al passo, però, e ha deciso di illustrare ciò che è accaduto in mezzo secolo di esistenza con la stupefacente installazione interattiva all’apertura della mostra: una timeline che con l’aiuto di suoni, colori, date e immagini ci fa a ripercorrere lo straordinario percorso di questo istituto internazionale.
La mostra, che durerà ventun giorni, si sviluppa in maniera del tutto originale: invece della solita esposizione (a cui è dedicato uno spazio importante ma minore) il centro di tutto è la parte interattiva dove a essere messi in mostra sono, oltre che i talenti, i metodi di lavoro degli studenti IED di ieri e di oggi. Si potranno vedere i designer all’opera in centinaia di diverse attività: sono loro, gli studenti e i creativi, il vero cuore e anima di questo posto.
Le cose non finiscono qui, il calendario delle celebrazioni è abbastanza ricco. Oltre alla mostra vera e propria, prevede anche quarantaquattro workshops e otto conferenze che vedranno la partecipazione di cinquecento studenti. Questi workshop saranno occasione per esplorare non solo la storia dello IED ma anche il concetto stesso di design e tutti gli ambiti, vecchi e nuovi, che questo coinvolge.
Una grande e bella iniziativa, insomma, pensata fino all’ultimo dettaglio e supportata da illustri partners, primo fra i quali l’Intesa San Paolo, per festeggiare il compleanno di una delle maggiori istituzioni milanesi che grazie ai suoi moltissimi alunni (centoventimila ex-studenti da centotrenta paesi diversi) ha influito sul mondo del design estendendosi in undici sedi sparse non solo su tutto il territorio italiano ma anche in Spagna e Brasile. Non è forse questo il modo migliore di celebrare un trionfo?
Photo credit © Stefano Casati