Oggi Milano è sinonimo di business, design, innovazione, moda. Ma c’è stato un tempo in cui il viso scintillante del boom economico e del benessere sociale convivevano con gli aspetti più oscuri e pericolosi della vita urbana che hanno contribuito a scrivere la storia della Milano tra gli anni ’60 e ’80. Ed è proprio questa storia che verrà raccontata dal 9 novembre all’11 febbraio presso Palazzo Morando in via Sant’Andrea, 6.
Una mostra ci catapulterà negli anni del crimine organizzato che imperversava nelle strade della città attraverso fotografie, documenti, reperti originali. Sarete immersi in storie ed episodi che sembrano usciti da un romanzo noir ma che riguardano un passato fin troppo reale che ci ha coinvolto da vicino. Conosceremo e rivivremo le vicende dei più famosi criminali che hanno segnato quel turbolento periodo, dove le luci e le frenesie di una Milano in pieno sviluppo, si mescolavano ai colpi in banca e ai traffici delle bande criminali.
Dalla “Ligera”, un’alleanza di piccole bande indipendenti per una determinata rapina, come il caso del ben noto furto di via Osoppo, fino ad arrivare al famoso Renato “Bel René” Vallanzasca e alla sua celebre banda, la mostra offrirà uno spaccato sullo sviluppo e sulla storia del crimine che teneva in scacco la “Milano del boom”. Un crimine nato dal basso e cresciuto fino ad arrivare al controllo del mercato della droga, della prostituzione, del traffico di denaro e delle scommesse.
Accanto alle vicende dei feroci criminali, troveremo anche le storie e le azioni di coloro che furono chiamati in prima linea a combattere il crimine, come il commissario Nardone e il questore Serra. Episodi, luoghi, nomi e, sullo sfondo, una Milano noir in pieno boom economico. Un’epoca che sembra lontana ma che invece è molto vicina a noi; un’epoca che ha scritto una pagina di storia che tutti dovremmo leggere.