“Buongiorno, sono Lorenzo, vorrei prenotare per quattro alle nove al Ristorante “Da Noi In“. Che sedie avete?”. No, non è una delle frasi consigliate dal manuale di prenotazione. Allora mi chiedo: perché non mi dite mai quanto comoda sarà la mia cena? Se analizzassimo la popolazione che affolla i ristoranti milanesi dividendola per “funzioni d’uso” noteremmo una netta predominanza di romantici, intrattenitori di folle, uomini e donne d’affari. In comune hanno una necessità: risultare sicuri di sé seducendo il loro target. La sicurezza è direttamente proporzionale all’agio di cui il nostro corpo è un grandissimo comunicatore. Vi siete mai sentiti a disagio perché scomodi?
Io sì. Ecco perché la seduta è la prima cosa che considero quando scelgo un ristorante, non sto andando a una cena in piedi dove, è noto, il cibo si gode solo a metà. Alcuni ristoratori tendono a considerare solo quello che mettono sulla tavola ma chi è sulla sedia è altrettanto importante. Se anche per voi la comodità è una forma di libertà fondamentale per godersi i piaceri della tavola allora ecco uno dei miei angoli preferiti a Milano: il Da Noi In nel distretto del design di via Tortona. All’interno dell’hotel Magna Pars Suites Milano, in via Francesco Forcella 6, vi accoglierà un ambiente elegante ma non troppo, sofisticato ma non troppo, lussuoso ma non troppo. Equilibrio è la parola che meglio lo rappresenta. Poltrone e divanetti vi avvolgeranno in un’atmosfera rilassata mentre uno staff attento vi coccolerà senza mai esagerare mantenendo intatta la sensazione di “casa”.
Una grande porta in rame nella Open Lobby al piano terra delinea l’ingresso del ristorante. Qualche gradino per immergersi nell’atmosfera e vi ritroverete al Liquidambar, lounge bar di forte impatto dove ogni due settimane vengono organizzati Aperitivi Olfattivi a base di 39 cocktail pensati per l’occasione e ispirati alle altrettante note olfattive dell’Hotel (una per ogni suite) disponibili presso il LabSolue, il Perfume Laboratory seguito da Giorgia e Ambra Martone.
La cucina, ricercata ma non troppo, rielabora le tradizioni del mediterraneo misurando con buon senso il rapporto tra vista e gusto. La qualità delle materie prime è ineccepibile e se voleste saperne di più, potrete approfittare della simpatia dell’Executive Chef Giuseppe Postorino che ha preso il posto dello Chef Fulvio Siccardi (due volte stella Michelin) al momento del suo congedo, dopo averlo accompagnato tanti anni in cucina come sous-Chef.
“Sua Maestà il tartufo d’Alba” sarà protagonista del ristorante nei mesi autunnali con un menù dedicato e possibilità di scegliere tra tre diversi percorsi di degustazione, consentendo ai clienti più esigenti di arricchire i loro piatti con il sapore unico del fungo per eccellenza. Il menù cambia tra pranzo e cena: di giorno proposte alla carta accompagnate dalle offerte Gourmet, Vegetarian, Business e Healthy che abbinano uno o più piatti a un dessert e/o drink; di sera un vero e proprio viaggio sensoriale che valorizza tutto il meglio della tradizione italiana.
Per concludere la coerenza è rispettata anche al momento meno amato da qualsiasi tipo di pubblico: il conto. Più che di prezzo parlerei di valore. E il valore sarà in perfetta armonia con l’esperienza che avrete vissuto. Se fosse una canzone, il Da Noi In sarebbe “Smile“ di Madeleine Peyroux.
Photo Credit: Federica Santeusanio