Nella “vecchia” Milano operaia riqualificata con Expo, certi palazzi hanno cominciato a tendere verso l’alto. Le strade ora si vestono dei colori della street art e l’ago della bussola della movida meneghina punta sempre di più in questa direzione. È stato qui, in Isola, una manciata di anni fa, che BOB ha aperto i battenti. E non avrebbe potuto fare altrimenti, perché ne rispecchia appieno l’animo eclettico, – con la differenza che intuizione e creatività sono state gelosamente sigillate in quattro mura. E se passeggiando in zona si fanno anche quattro passi tra passato, presente e futuro di una città che non smette mai di evolversi e migliorarsi, in questo lounge bar si viaggia verso l’Oriente.
Una volta entrati, risalta subito all’occhio l’attenzione al dettaglio per ogni singola cosa: arredi di design, uno studiato mix & match di materiali (che dall’ottone va al vetro passando per marmo, ferro e mattone), luci soffuse e un imponente bancone centrale che invita alla socialità. Il risultato è un’atmosfera piacevole che invoglia a restare fino a tarda sera. Insomma, il “vestito” del BOB è trendy, quasi all’ultimo grido. Il concept alla base, però, ancora più interessante.
La promessa – ben mantenuta – della squadra è quella di ricreare un luogo dal respiro internazionale, adatto a una clientela variegata che comprenda studenti e lavoratori. Così, il bello, il buono e i “rituali” di svago del nostro paese s’abbracciano senza particolari slanci all’esotico. Il menù parla chiaro in questo senso: una fucina di proposte dal sapore d’oltreoceano.
Tra i cavalli di battaglia rientrano sicuramente i Bao: panini cotti al vapore tipici della cucina asiatica che vengono preparati in diverse varianti: ripieni di carne, verdure, alla classica maniera o con qualche reinterpretazione. Se vi piacciono i gusti decisi, segnatevi quelli con l’anatra alla pechinese; se, invece, preferite qualcosa di più fresco, optate per quelli con tartare di salmone, avocado, lime e jalapeno. Date una possibilità anche ai Dumplings, i ravioli cinesi. C’è da sbizzarrirsi e non ve ne pentirete.
Il BOB si rivela essere un’ottima scelta soprattutto per l’aperitivo, momento sacro delle giornate meneghine, a cui rende giustizia con proposte che spazzano via la monotonia. Deliziosi stuzzichini e assaggini si sposano a birre, vini e drink. A tal proposito, il nostro consiglio è quello di non avere paura a osare con i cocktail, firmati dalla maestria del barman Cesar Araujo. In lista troverete grandi classici della tradizione della mixology – spesso rivisitati in chiave moderna -, preparati con spirits e distillati di qualità; questi, poi, sono spalleggiati da vere e proprie sperimentazioni, molte delle quali con bourbon. Il personale è attento alle esigenze della clientela in fatto di gusti, quindi, chiedete consigli se siete indecisi.
Infine, il brunch della domenica (a buffet e con soluzione alla carta) completa l’offerta del locale. E lo fa al meglio. Immancabili tra le opzioni dello chef le uova con bacon, brioche salate e torte, che combinate a spremute e caffè americano danno la giusta carica per iniziare una nuova settimana. Vi abbiamo convinti?
Photo credits @Ost Comunicazione