To Top
Lifestyle

Caffè Concerto Cucchi

Un viaggio nel tempo che ci riporta agli anni ‘30, grazie al progetto della designer Cristina Celestino

To read this article in English, click here.

Chi ricerca svago notturno, ai giorni nostri, può disporre di un’ampia scelta di locali e discoteche; negli anni ’30, invece, le serate danzanti avevano luogo nei Caffè Concerto, allietate da orchestrine e balli fino a tarda notte. Si ballava la comparsita o il tango, danze d’importazione, e – tra un cha cha cha e l’altro – veniva servita pasta o riso, per rifocillare i ballerini. Il caffè chantant nasce a Parigi, ma Milano ne dà la sua interpretazione: ed è proprio così che nacque la Pasticceria Cucchi, l’indirizzo che oggi associamo alle colazioni più buone e al tradizionale panettone.

Luigi Cucchi e sua moglie Vittorina scelsero lo spazio di Corso Genova per iniziare la loro attività nel 1936: quella che oggi è una pasticceria dal fascino senza tempo, si presentava come un Caffè Concerto molto frequentato. Poi venne la guerra, e tra i danni che interessarono Milano, ci fu anche la distruzione di questo storico locale nel 1943.

Presto ricostruita, assunse la veste con cui oggi la conosciamo e amiamo. Ma senza mai dimenticare le proprie origini: ecco perché nel mese milanese del design, Cucchi indossa il suo miglior vestito anni ‘30, e torna a essere un Caffé Concerto.

Il nome di Cristina Celestino non è nuovo ai milanesi: curò l’allestimento dell’iconico tram Corallo, il salotto itinerante protagonista del Fuorisalone 2018. E proseguendo sulla via della rivisitazione dei luoghi meneghini, quest’anno la designer si cimenta in un progetto che omaggia il passato, collocandolo nel presente: in concomitanza con la MDW 2019, chiunque passi da Cucchi si troverà catapultato negli anni ‘30, e le macchine del tempo non c’entrano.

Dal 3 al 29 aprile le porte di Cucchi si schiudono su quel periodo d’anteguerra di cui forse abbiamo sentito parlare solo dai nonni, pieno di fascino e charme. L’estro della designer Cristina Celestino ci riporta indietro nel tempo, tramite un progetto che coinvolge gli interni, il dehors e la facciata esterna, senza tralasciare le uniformi del personale, la mise en place e il design dei dolci.

Un omaggio al passato che coinvolge il presente, ma guardando al futuro: Cucchi ha avuto una dolce risposta per ogni domanda che i milanesi hanno posto alla pasticceria, dal 1936 ad oggi. Ma lo sguardo di Cristiana Celestino non è velato di nostalgia: il suo variopinto vocabolario personale si fonde con l’estetica del caffè concerto, restituendo uno spaccato scintillante di un’epoca andata.

Signore, rispolverate quell’abito dalle maniche a sbuffo, e voi gentiluomini non dimenticate a casa il cappello: gli anni ‘30 non sono mai stati così di moda!

 

Nota dell’editore: è con orgoglio che ti informiamo che questo articolo è sponsorizzato da Bar Pasticceria Cucchi S.r.l. e promosso da FLAWLESS.life . Ti ringraziamo per supportare gli sponsor che rendono Flawless Milano possibile. 

Bombardati quotidianamente da informazioni di ogni tipo trasmesse da un numero sempre maggiore di canali di comunicazione, a volte cerchiamo una semplificazione, una fonte affidabile, una guida. FLAWLESS è nata da questa esigenza e informa i propri lettori con consigli selezionati, utili e interessanti, raccomandando solo le migliori esperienze di lifestyle.

Copyright © 2024 Flawless Living s.r.l. - Via Copernico 8 - 20125 Milano - PI 08675550969