“Finalmente la mostra di Jean Blanchaert”. Questo il titolo dell’esibizione artistica tanto attesa che inaugurerà giovedì 16 febbraio alle 18 ai Bagni Misteriosi di via Carlo Botta.
Location che a molti di voi suonerà familiare dal momento che già si è parlato, qui su Flawless Milano, dell’unicità di questo luogo, a cui l’artista è indubbiamente legato. Mosso da uno slancio per il sociale e da una spiccata filantropia, Blanchaert ha volutamente organizzato un foundraising per la riqualificazione della Palazzina dei Bagni.
Verranno qui esposte più di 400 opere tra illustrazioni, disegni e vetri prodotti dall’artista nel corso della sua frenetica vita, completamente dedita all’arte e alla sua valorizzazione. Nato da una famiglia di galleristi, lui stesso si dedica a questo mondo con passione per decenni, aggiungendo attività curatoriali, al fianco di Philippe Daverio, e last but not least alla produzione artistica vera e propria.
Influenzato dal dadaismo e dal surrealismo, l’artista forma, deforma e scompone figure per creare immagini simboliche uniche, dove ogni segno diventa simbolo e il confine tra finzione e realtà diventa labile. Un estro innato il suo, forgiatosi in anni di lavorazione del vetro (sua più grande passione) grazie a un contatto costante con l’arte e ciò che la circonda.
Molto note le sue icone dei santi edite da Rizzoli, dove emergono le sue doti di calligrafo e illustratore. Per anni Blanchaert si dedica a lavori a china che andranno a decorare copertine, libri per ragazzi e giornali quali “Verve”, “Artedossier” e “Linkiesta”.
Come il pennino dell’artista traccia una linea indelebile sul foglio bianco, così l’esposizione ai Bagni Misteriosi lascerà un segno indimenticabile del magico, alchemico e ironico mondo di Jean.