Un piovoso pomeriggio domenicale è stato il pretesto perfetto per visitare finalmente la mostra “In equilibrio” dedicata al fotografo statunitense Herb Ritts (1952 – 2002) presso lo splendido Palazzo della Ragione, casa della fotografia di Milano. Già la location, di per sé, vale una visita: ubicato nella centralissima Piazza dei Mercanti, l’antico edificio, splendidamente decorato, risale al XIII sec. e rappresenta una delle migliori testimonianze della storia medievale della città. La cornice ideale per ospitare oltre 100 immagini originali di un autentico artista dell’obiettivo che, al pari di Helmut Newton, Herbert List e di altri grandi fotografi del secolo scorso, con il suo lavoro ha contribuito a fare la storia della fotografia.
Entrando all’esposizione si rimane subito colpiti dallo stile inconfondibile e dall’armonia equilibrata degli scatti del fotografo americano. Articolata seguendo tre tematiche principali, la rassegna esplora i temi che più hanno affascinato Herb Ritts nel corso della sua vita: i ritratti, lo studio del corpo in movimento e i paesaggi e le suggestioni africane. Un percorso emozionante e mai scontato che guida lo spettatore attraverso fotografie, ingrandimenti e video installazioni provenienti dall’Herb Ritts Foundation di Los Angeles, svelando lo straordinario universo creativo e visionario del fotografo. Immagini che si distinguono per un mirabile equilibrio d’insieme, dove tutti gli elementi, sempre immersi nella luce naturale, concorrono all’armonia compositiva. Scatti in bianco e nero che affascinano l’occhio di chi guarda: volti scolpiti dal gioco di luce e ombre, corpi che risaltano in tutta la loro eloquente plasticità, ambienti e protagonisti del mondo della natura catturati nella loro selvaggia e semplice bellezza.
Aggirandomi all’interno della mostra, ogni singolo scatto mi ha colpito per la cura dei dettagli, lo studio attento del soggetto e la sua esaltazione attraverso l’immagine catturata e, al tempo stesso, per la capacità di cogliere la bellezza intrinseca dell’istante immortalato: un mondo fatto di grazia e leggerezza impresse su carta fotografica ed esaltate grazie a una tecnica impeccabile. Un elemento risalta su tutti, autentico protagonista di tutta la produzione di Ritts: l’impiego magistrale della luce. Di volta in volta, la luce naturale trasmette un effetto di rotondità all’immagine, oppure un senso di trasparente opacità o ancora una luminosità penetrante.
Ed ecco allora che i temi esplorati dalla mostra acquistano una miriade di sfumature differenti, destinate a rendere ogni immagine unica. Tra i ritratti, spiccano quelli realizzati a personaggi diventati, anche grazie all’opera di Herb Ritts, delle vere icone dello star sistem. Per citarne alcuni, un giovanissimo Richard Gere, immortalato durante una sosta polverosa a una stazione di servizio in occasione di un viaggio on the road, una folgorante Elizabeth Taylor, una solare Drew Barrimore il cui profilo diventa tutt’uno con la luce, che ne rafforza la sublime dolcezza dei lineamenti. E ancora, un ironico e inquietante Jack Nicholson nei panni dell’indimenticabile Joker dal sardonico sorriso, e i ritratti di Madonna, colta in tutto il suo prorompente carisma.
I lavori sul corpo in movimento rivelano la grande sensibilità di Ritts e l’attento studio delle forme classiche e della plasticità delle sculture antiche: i suoi soggetti sono spesso immersi in ambienti naturali e ritratti in pose statuarie, sempre tenendo fede a quell’equilibrio che costituisce la sua cifra stilistica. Tra i molti scatti spicca la celebre foto Stephanie, Cindy, Christy, Tatjana, Naomi, realizzata nel 1989, che ritrae le famose top model: cinque splendide donne strette in un abbraccio, gli occhi rivolti all’obiettivo che riesce a catturare l’essenza di ciascuna, restituendone l’intima bellezza e le peculiarità caratteriali.
Infine, i paesaggi e le suggestioni africane mostrano l’interesse che Herb Ritts ha sempre nutrito nei confronti del continente nero: durante i molti viaggi ha potuto immortalare le immagini, le sensazioni, i personaggi, gli animali e i paesaggi magici che lo hanno conquistato. Fotografie che restituiscono l’intraducibile emozione di scorgere una leonessa al fiume, a pochi passi di distanza, oppure la maestosità di un baobab alla cui ombra si riposa un giovane del luogo, talmente in sintonia con la propria terra da risultare quasi tutt’uno con la corteccia, inglobato nel tronco come se fosse parte stessa dell’albero.
Alcuni video completano l’esposizione mostrando il lavoro di backstage e le attività del fotografo, offrendo così una panoramica complessiva del caleidoscopico universo di Herb Ritts. Una mostra davvero illuminante, un’occasione speciale per rischiarare il grigiore uggioso di una giornata di inizio di primavera meneghina.
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 20.30
Giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Chiuso lunedì. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Photo Credit: © Herb Ritts Foundation. Immagine di copertina (Stephanie, Cindy, Christy, Tatjana, Naomi, Hollywood 1989). Gallery: 1. Alek Wek, Los Angeles 1998, 2. Madonna (Profilo True Blue), Hollywood 1986.