Fondazione Prada ha inaugurato lo scorso 9 febbraio la seconda fase della mostra Slight Agitation 2/4 – dal titolo “Infection” – realizzata da Pamela Rosenkranz e a cura del Thought Council. Il progetto espositivo, che segue quello di Tobias Putrih, precede le due successive installazioni di Laura Lima e Gelitin.
Pamela esplora da sempre l’influenza sull’arte dei processi fisici e biologici. Lo spazio dedicato all’artista è una cisterna che in origine ospitava i serbatoi utilizzati per la fermentazione alcolica: viene riempito da una montagna di sabbia illuminata da una luce verde che filtra attraverso le vetrate della cisterna stessa, trasformandola in una teca e creando degli affascinanti giochi di luce che si intensificano con il buio.
Il titolo “Infection” si riferisce all’azione di un parassita del sistema neurologico che colpisce circa il 30% della popolazione mondiale. La sabbia è intrisa di una fragranza ottenuta da feromoni felini ricreati in laboratorio, che attraggono e respingono lo spettatore per influenzare emotivamente lo spostamento all’interno dello spazio a livello subconscio. La luce verde – che crea un effetto scenografico interessante e che risulta estremamente contemporanea – fa evaporare lentamente il profumo della enorme massa alterata chimicamente.
A seconda della distanza di osservazione dell’opera, la percezione dello spettatore è alterata sull’architettura della cisterna stessa, che emana un’aura misteriosa che costringe a osservarla e analizzarla coinvolgendo tutti i sensi tramite contrasti continui.
Dopo l’installazione precedente di Tobias Putrih, centrata sui concetti di gioco, politica ed emancipazione, il capitolo di Pamela sviluppa la sollecitazione di reazioni fisiche e mentali creando esperienze sensoriali e spaziali e offrendo al pubblico la chance di vivere un nuovo percorso collettivo.
Questa artista ha la grande capacità di creare un enorme fascino per lo spettatore, le sue idee a prima vista semplici, si riscoprono invece elaborate nel minimo dettaglio da un processo logico, chimico e artistico. La riflessione che nasce spontanea da questo percorso è ho ricevuto molto di più di quello che cercavo.