Qualche anno fa la zona di via Paolo Sarpi, detta anche Chinatown, era spesso trascurata dai milanesi. Per fortuna negli ultimi tempi la situazione è cambiata e tanti nuovi locali e negozi hanno cominciato a trasformare Sarpi in un quartiere di Milano con un’anima e un’atmosfera tutta sua. L’ultimo locale ad aggiungersi alle tante novità del quartiere è Fusho, uno street food che importa dall’America il concept del sushi-burrito, ma adattandolo ai gusti di noi italiani.
La sfida maggiore nel proporre questo concept in Italia, infatti, era che la sua versione americana era troppo “carica” per noi. I tre soci di Fusho, allora, hanno optato per un drastico alleggerimento, tutto basato sulla ricerca delle materie prime migliori. Il riso, ad esempio, è macrobiotico e a chilometro zero, portato ogni giorno da Abbiategrasso. Anche il pesce viene portato ogni giorno ed ha la certificazione Friend of the Sea che segnala tutti i prodotti derivati da pesca e allevamento sostenibili.
Ma com’è esattamente il sushi burrito? Anzitutto non dev’essere necessariamente di pesce: ce ne sono sia di carne che vegetariani, per incontrare i gusti di tutti. Gli ingredienti, poi, sono leggerissimi, fritture incluse, grazie alle friggitrici ad aria e alle cotture sottovuoto. Quando lo vedrete la prima volta rimarrete sorpresi dalle sue dimensioni: è grande, praticamente un pasto completo avvolto dentro un’alga nori, ma è anche saporito e soprattutto non ha nulla di pesante, anzi.
La cucina è il luogo dove gli ingredienti vengono preparati, ma il vostro sushi burrito è assemblato dietro al bancone, di fronte a voi, che potrete, volendo, anche decidere di comporlo a vostro piacimento. Tutto questo, insieme al grande lavoro di ricerca sugli ingredienti, semplici ma il più freschi possibile, dà a questo street food un’impronta di artigianalità che lo distanzia molto dal suo parente americano, molto più pesante. Persino le salse, che da Fusho sono ben quattordici, sono leggere e preparate con ingredienti naturali.
L’idea è quella di unire la cucina fusion, lo street food e il cibo salutare in un singolo concept che riesca a saziare i clienti (leggeri ma sostanziosi potrebbe essere il motto dei proprietari) ma anche a essere tanto versatile da poter essere declinato, per esempio, in un cibo da aperitivo. Il fatto di poterli comporre a piacimento li rende un cibo molto flessibile, in effetti. E per le buone forchette che cercano sempre quel qualcosa in più, esistono anche i sushi burrito gourmet in edizione limitata, davvero creativi.
Mentre aspettate che il vostro sushi burrito venga composto davanti a voi, potete gustarvi una zuppa di miso (sempre inclusa nell’ordinazione) oppure bervi una birra giapponese. Ce ne sono due: una è la classica Asahi, l’altra è la birra artigianale OWA. Ma qualunque cosa beviate, rimanete con gli occhi sul vostro sushi burrito: vederlo composto sotto i vostri occhi è un piccolo spettacolo culinario che darà un tocco in più al vostro pasto. Per tutto il resto, dovrete andare da Fusho e sperimentare. Una cosa è certa: un burrito così non l’avete ancora mangiato a Milano!