Il Capestrano è un luogo dove la cultura e la passione per la cucina, arricchita dall’antica tradizione abruzzese, vengono portate in tavola dal primo all’ultimo piatto. Classico format a conduzione familiare, ingredienti di provenienza abruzzese rigorosamente organici al 100%, e tanta tanta dedizione.
Roberto Babbo, chef e titolare del ristorante, realizza praticamente tutto con le sue mani: dalla pasta all’uovo, agli gnocchi di patate, al pane, ai dolci. Ma anche le mostarde, gli arrosticini tagliati a mano e infilzati uno ad uno, le salse madri per le carni. L’Abruzzo è il player principale in carta sia a livello di prodotti che di piatti tradizionali tipici : pallotte cacio e ove, ventricina e bruschetta, pizz’e foje. Buonissime le zuppe: di porcini, lenticchie, ceci e ovviamente la tipica sagne e fagioli. Il pesce è invece rappresentato dal baccalà, proposto con una tagliatella ma anche in guazzetto.
Protagonista indiscussa è la carne di pecora. Per chi la apprezza, qui troverà una qualità talvolta anche superiore ad un filetto di agnello (e ad un prezzo più conveniente). Volendo si può già partire dagli antipasti con una tartare di pecora o altrimenti optare per i tipici arrosticini, le costine alla griglia laccate o uno stracotto di pecora al vino bianco. Inutile dirvi che per rifrescare il palato con un dessert, non c’è nulla che non sia fatto in casa e rigorosamente con ingredienti tipici. Il locale è arredato in stile classico moderno, con una mise-en-place canonica e il giusto spazio tra i tavoli per un buon servizio e un’atmosfera intima.
Per chi non avesse tempo di arrivare sin qui, la Bottega del Capestrano in viale Sabotino offre un menu leggermente ristretto ma la stessa qualità. Ideale per una pausa pranzo in zona. Connesso al ristorante principale c’è inoltre anche una maison con camere per soggiorni brevi: una palazzina liberty interamente ristrutturata e attrezzata con tutti i comfort. Inutile dire quale sia il ristorante convenzionato!
Per chi non avesse ben presente la cucina abruzzese o per chi sentisse nostalgia di questa splendida regione, il mio consiglio è andare al Capestrano e farsi guidare attraverso un trionfo di artigianalità, sapori genuini, territorio e qualità.