Sono sicura che vi sia già capitato di trovarvi in un luogo talmente accattivante da restare irrimediabilmente affascinati e perdere la cognizione del tempo e dello spazio. Ecco, Mercatino Penelope è così: un posto magico, in cui in ogni angolo scoverete meraviglie che vi lasceranno a bocca aperta.
Arredamento e oggettistica, prima di tutto, ma anche accessori e bijoux. Tutti con un tocco stravagante: statue di ghepardi da salotto, vasi a forma di mano in cui i fiori spuntano dalle dita, decorazioni luminose al neon, gorilla soprammobili e boccette di profumo uscite dritte da una pellicola noir d’altri tempi. Ma anche arredi di grandi dimensioni, dalle lampade, alle cassettiere di legno intagliato, fino alle poltrone rivestite in velluto con colori che sembrano trasportati qui da un film di Wes Anderson. E tutti i pezzi hanno una storia da raccontare: da Mercatino Penelope antiquariato e modernariato di decadi più o meno lontane si mescolano senza soluzione di continuità, in un percorso senza filo logico ma guidato dal fil rouge della passione per il bello e l’inconsueto.
In questo scantinato nascosto nella corte interna di un condominio in zona Indipendenza, i tesori di principesse e pirati moderni riempiono le sale e si arrampicano sulle pareti. Troverete pezzi che nemmeno avreste mai pensato esistessero e non potrete fare a meno di desiderare di portarli a casa. E se foste sempre alla ricerca del pensiero perfetto per sorprendere l’amico che ha già tutto, qui sicuramente troverete qualcosa di perfetto anche come idea regalo, a prezzi contenuti, e potete essere certi che sarà qualcosa di mai visto prima.
Per finire, se le vostre soffitte sono altrettanto ricche di pezzi unici, potete portarli da Mercatino Penelope e metterli in vendita. Anche se, una volta qui, la tentazione di tornare a casa con le borse ancora più piene di quando siete arrivati sarà fortissima. E mi raccomando: se sbirciando in uno degli specchi dalle mille forme appesi alle pareti vi sembrerà di vedervi un po’ come Alice nel paese delle meraviglie, non stupitevi. Noi ve l’avevamo detto.