Chi è Gilberto Farina? Lo chef patron del ristorante La Piana a Carate Brianza. Milanese di nascita, Gilberto cresce in quel del Naviglio della Martesana per poi diplomarsi al “Vespucci”, l’istituto alberghiero di Milano. Viaggia ma poi torna alla sua terra natale e in giovane età – a soli 25 anni – apre il suo locale, “La Piana”.
Fino al 2008 il ristorante si trovava a Castello di Brianza ma poi, dalla Brianza lecchese, lo chef patron decide di trasferirsi a quella monzese. Ed ecco che La Piana apre le sue porte nel cuore cittadino di Carate Brianza, al civico 15 di Via Pietro Zappelli.
Una location scelta con cura, dove si respira aria di tradizione lombarda, ma anche il gusto per l’innovazione. Locale intimo, salette accoglienti, veranda d’inverno, ariosa pertinenza in corte d’estate. Ogni dettaglio è ricercato, studiato e raccontato. Un passato che riaffiora, un’innovazione che richiama. Colori caldi, sassi e travi a vista, antica cascina. Tovagliato panna e cacao, arredi che sanno d’agreste e di cantina. Una mise en place impeccabile con vetri, cristalli e fine porcellana candida.
E in cucina? “La mia ricerca personale, un andar per luoghi a conoscere le persone che, con fatica ma con caparbietà e amore per la terra e il proprio lavoro, sostengono produzioni con radici lontane, frutto di ricette tramandate di generazione in generazione, di metodi tradizionali ma rinnovati dall’evoluzione dei tempi” dichiara Gilberto, grande maestro in cucina e saggio uomo d’altra era.
Il menù cosa vi propone? Un vino, un formaggio, un salume. Antiche ricette della tradizione, come carni brasate, stufate e bollite, pesci di lago, ravioli, zuppe, risotti e paste fatte in casa. Dalla sua cucina ogni giorno esce pane fresco fatto con le sue mani e solo prodotti locali di stagione.
Gilberto è uno che racconta storie e sapete come lo fa? Facendovi viaggiare a ogni boccone. Un mondo, la “sua” Brianza, che si riassume in un piatto. Ogni piatto trasuda la grande tecnica, la passione e il rigore dello chef. Una ricerca, la sua, che porta anche voi ad andar per luoghi ad incontrar persone. E allora siete pronti a vivere questa esperienza?