Descrivere il progetto e il concept culinario che stanno alla base di Soulgreen non è facile. Per ora, infatti, li mettiamo un attimo da parte, per concentrarci su vibes e suggestioni più immediate. Situato tra Garibaldi e Repubblica, all’angolo di una piccola via vivace e brulicante di ristorantini, a qualche gradino di distanza dai grattacieli di Porta Nuova, Soulgreen domina Piazzale Principessa Clotilde, con quattro grandi vetrate e un piacevole dehor. L’atmosfera all’interno è elegante ma allo stesso tempo accogliente, quasi ovattata, un’eccezione nella frenesia milanese: è merito principalmente delle piante che ne impreziosiscono ogni angolo, soffitto compreso, scendendo a cascata dalle travi a vista, ma anche dei muri volutamente délabré, dei grandi tavoli in legno riciclato e della scelta per arredi e complementi di colori rassicuranti.
Un progetto architettonico versatile e sempre piacevole, che si adatta ai diversi momenti della giornata: luminoso e dinamico a pranzo, funzionale e divertente durante il brunch nel week end, elegante e cool la sera, quando, a partite dall’aperitivo e fino al dopocena, si anima di una clientela attenta, amante della qualità e del buon bere. La chicca? Il nuovo cocktail bar con bancone “all’australiana”, un angolo appartato, con un’atmosfera che ricorda i club anglosassoni ed esorta al relax e alla decompressione, perfetto per due chiacchiere dopo il lavoro, un romantico preludio alla cena, o per terminare la serata.
Un mood in linea con l’interpretazione più contemporanea di “uscire” e “fare serata”, che si discosta nettamente dall’immagine ormai obsoleta della Milano da bere, dai locali dell’happy hour, affollatissimi e cacofonici, dall’esclusività fredda e ipermoderna di alcuni ristoranti gourmet, per assestarsi sulla ricerca di un’atmosfera di design ma cozy, dove sentirsi come a casa e allo stesso tempo coccolati da uno staff attento, magari gustandosi un cocktail d’autore.
D’autore nel vero senso della parola, perché a partire da questo autunno, la drink list di Soulgreen porta la firma di un esponente di spicco della scena mixology milanese e non solo, l’imprenditore Flavio Angiolillo e del suo Farmily Group. E, in caso di languorino, i cocktail più classici, le miscelazioni più innovative ma anche le versioni zero alcohol e low ABV, molto apprezzate sulla scena internazionale, possono essere servite in pairing con la proposta di tapas internazionali di Soulgreen.
A proposito, è giunto il momento di tornare a parlare dell’anima dietro al progetto, che chiude il cerchio proponendo, oltre all’ estetica e all’atmosfera “giuste”, un menù quasi totalmente plant based, senza uova né latticini, composto scegliendo materie prime stagionali e di qualità, affiancato da alcuni piatti di pesce, di provenienza rigorosamente certificata. Il menù di Soulgreen, studiato per essere perfettamente bilanciato dal punto di vista nutrizionale, è totalmente inclusivo, perché soddisfa i palati dei buongustai contemporanei, che non vogliono rinunciare al gusto ma sono attenti alla salute e alla qualità degli ingredienti, ma anche le esigenze di chi ha deciso di abbracciare la scelta vegan o vegetariana, così come quelle di chi non può mangiare glutine o di chi è intollerante ai latticini.
Una menzione particolare va alle gettonatissime bowl, ricche e nutrizionalmente bilanciate, che nulla hanno a che vedere con la maggior parte dei pokè ormai onnipresenti a Milano, e ai deliziosi dolci, bellissimi da vedere e… a prova di senso di colpa (sono vegani e gluten free, ma non lo diresti). Insomma, se state cercando un locale elegantemente contemporaneo, dove rilassarsi e staccare davvero la spina, sorseggiando ottimi cocktail, accompagnati da piatti gustosi, con anche un occhio alla salute e al benessere, Soulgreen è la scelta giusta!
È Soulgreen che si preoccupa di creare piatti che siano buoni per corpo, mente e ambiente, tu non devi rinunciare a niente. L’occhio alla salute e al benessere lo mette Soulgreen, tu devi pensare solo a rilassarti/divertirti.